Le statuette Dogu, rinvenute in alcune caverne nei pressi della "baia delle fiamme enigmatiche", sull’isola giapponese di Honshu, sono risalenti al periodo Jomon (2600 - 1200 a.C.); ci fanno domandare se nel passato ci possano essere stati contatti tra l'uomo e alcune intelligenze extraterrestri. I lineamenti “alieni“ o meglio di “astronauti” di queste piccole statue di terra sono molteplici ed evidenti:
1)un casco munito di una visiera sagomata per schermare il passaggio della luce solare;
2)un filtro per la respirazione all’altezza della bocca;
3)un collare di collegamento tra il casco e la tuta;
4)piccole tenaglie manipolatrici montate su teste snodate, al posto delle mani;
5)valvole di raccordo per tubi disposte sul petto della tuta.
Uomini del neolitico ,non avrebbero di certo potuto immaginare e mettere insieme una tale mole di dettagli tecnologici di tute spaziali, se non li avessero osservati direttamente e da vicino. Inoltre, nella stessa zona, ad un centinaio di metri dalla tomba di Katsuhara, una delle pietre usate per la chiusura di una camera funeraria reca inciso il disegno di un "razzo" con tanto di alettoni a delta e fiamme posteriori. Queste considerazioni dovrebbero far riflettere e meriterebbero ricerche più approfondite da parte del mondo scientifico che si occupa di ricerca di vita su altri pianeti.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.