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I filmati e le fotografie presenti in queste pagine sono prese da molte fonti diverse. Non c'è modo di dimostrare assolutamente che una di queste immagini rappresentino il vero. Non c'è ragione di scrivere e dire che una fotografia certa è un falso. Noi presentiamo solo ciò che è stato presentato a noi. Grazie.

sabato 26 marzo 2011

Il mistero di Atlantide

Atlantide (in greco τλαντίς, "figlia di Atlante") è una leggendaria isola scomparsa, menzionata per la prima volta da Platone nei dialoghi Timeo e Crizia.
Nel racconto di Platone Atlantide era una potenza navale situata "oltre le Colonne d'Ercole" che conquistò molte parti dell'Europa occidentale e dell'Africa nove mila anni prima il tempo di Solone (approssimativamente nel 9600 a.C.). Dopo avere fallito l'invasione di Atene, Atlantide sprofondò "in un singolo giorno e notte di disgrazia".
Il nome dell'isola deriva da quello di Atlante, il leggendario governatore dell'Oceano Atlantico, che sarebbe stato anche, secondo Platone, il primo re dell'isola.
Essendo una storia funzionale ai dialoghi di Platone, Atlantide è generalmente vista come un mito concepito dal filosofo greco per illustrare le proprie idee politiche. Benché la funzione di Atlantide sembri chiara alla maggior parte degli studiosi, essi disputano su quanto e come il racconto di Platone possa essere ispirato ad eventuali tradizioni più antiche. Alcuni argomentano che Platone si basò sulla memoria di eventi passati come l'eruzione vulcanica di Thera o la Guerra di Troia, mentre altri insistono che egli trasse ispirazione da eventi contemporanei come la distruzione di Elice nel 373 a.C. o la fallita invasione ateniese della Sicilia nel 415–413 a.C.
La possibile esistenza di un'autentica Atlantide venne attivamente discussa durante l'antichità classica, ma fu generalmente rigettata e occasionalmente parodiata da autori posteriori. Mentre si conosce poco durante il Medioevo, la storia di Atlantide fu riscoperta dagli umanisti nell'era moderna. La descrizione di Platone ha ispirato le opere utopiche di numerosi scrittori rinascimentali, come La nuova Atlantide di Bacone. Atlantide ispira la letteratura contemporanea, dalla fantascienza ai fumetti ai film, essendo divenuta sinonimo di ogni e qualsiasi ipotetica civiltà perduta nel remoto passato.
Le ipotesi sulla collocazione
La maggior parte delle ipotesi avanzate di recente indicano la collocazione della mitica isola non più nell'Oceano o in altri luoghi troppo remoti (ormai scartati per motivi geologici, cronologici e storici), ma più vicino, nel Mediterraneo o nei suoi immediati dintorni, dove Platone più probabilmente poteva avere tratto i vari elementi per costruire il suo racconto. Le conoscenze geografiche dei greci all'epoca di Platone erano infatti molto vaghe e limitate al bacino del Mediterraneo, ed erano in realtà sufficientemente precise solo nell'ambito dell'Egeo.

Una tra le teorie più singolari, studiata e approfondita nella prima metà del Novecento, sostiene che il mito di Atlantide non sarebbe altro che la memoria, deformata e ingigantita, della Civiltà minoica (civiltà cretese dell'età del bronzo), che ebbe fine intorno al 1450 a.C., in circostanze non ancora ben chiarite. La causa potrebbe essere l'esplosione del vulcano dell'isola di Thera, attualmente Santorini, che provocò lo sprofondamento parziale dell'isola e giganteschi terremoti: l'esplosione di Thera avrebbe propagato nel Mediterraneo una terrificante onda anomala in grado di spazzare via gli insediamenti lungo le coste (le onde si sarebbero diffuse in tutto il bacino dell'Egeo in sole due ore, raggiungendo un'altezza di circa trenta metri), a cui sarebbero seguite entro due-tre giorni le ceneri riversate dall'esplosione vulcanica.
Una teoria analoga è stata avanzata più recentemente dal giornalista italiano Sergio Frau nel suo libro Le colonne d'Ercole (2002): le colonne di cui parla Platone andrebbero in realtà identificate con il canale di Sicilia (che è assai turbinoso, come descrive Platone le Colonne), dunque l'isola di Atlantide sarebbe in realtà la Sardegna; il popolo che edificò i nuraghi coinciderebbe con il misterioso popolo dei Shardana o Šerden (dai quali appunto la Sardegna prende il nome), citati tra i "popoli del mare" che secondo le cronache degli antichi egizi tentarono di invadere il Regno d'Egitto. Alcuni Šhardana sarebbero quindi emigrati nella penisola italica, dove avrebbero dato origine alla civiltà etrusca. In effetti la Sardegna possiede ancora oggi zone pianeggianti situate alcuni metri sotto il livello del mare e ciò fa pensare che, essendo una terra geologicamente troppo antica per subire o aver subito catastrofi naturali di dimensioni troppo elevate, possa invece esser stata soggetta in passato a cataclismi legati al mare, il cui territorio probabilmente non avrebbe potuto respingere a causa appunto dell'altezza della sua superficie rispetto a quella marina. Oltretutto la mancanza di terremoti avrebbe permesso una grande espansione edilizia all'interno dell'isola, che probabilmente all'epoca sarebbe potuta apparire in maniera notevolmente diversa.
Alcuni identificano con l'isola di Cipro i resti del continente di Atlantide.
Una tra le molte teorie recenti collocherebbe Atlantide in Spagna, precisamente in Andalusia, vicino Cadice. È l'opinione dello studioso tedesco Rainer Kuehne che si avvale di rilevazioni satellitari, attribuite però a Georgeos Dìaz-Montexano. Qualcosa combacia, come la forma delle strutture rilevate e l'ambientazione vicino a montagne (in questo caso la Sierra Morena e la Sierra Nevada), come le descrizioni di Platone, in cui sono anche presenti ricche miniere di rame. Tuttavia, se avesse ragione Kuehne, non si tratterebbe di un'isola, come vuole la tradizione, e le dimensioni rilevate dal satellite non combaciano con quelle di Platone.
Comunque sia, ovunque la si voglia situare, Atlantide affascina soprattutto per i miti che avvolgono il suo popolo e la sua fine.
Fonte: Wikipedia

lunedì 21 marzo 2011

Il triangolo delle Bermuda

Il triangolo delle Bermude o delle Bermuda, è una zona di mare di forma per l'appunto triangolare, i cui vertici sono:
  • vertice nord - il punto più meridionale della costa dell'arcipelago delle Bermude;
  • vertice sud - il punto più occidentale dell'isola di Porto Rico;
  • vertice ovest - il punto più a sud della penisola della Florida.
In relazione a questa vasta zona di mare, di circa 1.100.000 km2, la cultura popolare ha fatto sì che nascesse la convinzione che si fossero verificati dal 1800 in poi numerosi episodi di sparizioni di navi e aeromobili, motivo per cui alcuni autori hanno soprannominato la zona "Triangolo maledetto" o "Triangolo del diavolo".
Il triangolo ha vissuto particolare popolarità nei media soprattutto a partire dal libro bestseller Bermuda, il triangolo maledetto (The Bermuda Triangle) del 1974 di Charles Berlitz, secondo il quale nella zona avverrebbero misteriosi fenomeni che sono stati accostati al paranormale e agli UFO.
Nonostante la reputazione "maledetta", derivante soprattutto da opere di divulgazione misteriologica come quelle di Berlitz, il numero di incidenti nel Triangolo non è affatto superiore a quello di una qualsiasi altra regione ad alta densità di traffico aeronavale:come confermato dalla Guardia costiera degli Stati Uniti, l'incidentalità è nella norma per la quantità di traffico e molti degli incidenti avvenuti sono derivati da normali cause fisiche e meccaniche.
le sparizioni
Le prime notizie di sparizioni inusuali nel triangolo delle Bermuda risalgono al 1950 ad opera di Edward Van Winkle Jones in un articolo del 16 settembre per Associated Press.Due anni dopo il magazine Fate pubblicò "Sea Mystery At Our Back Door", breve articolo di George X. Sand che riportava la presunta sparizione di molti aerei e navi inclusa la sparizione del Volo 19 e di un gruppo di cinque navi della U.S. Navy. Questo articolo segna l'inizio del mito del triangolo delle Bermuda per come è conosciuto oggi. Tale articolo inoltre fu il primo a ipotizzare una ipotesi soprannaturale per le presunte sparizioni. Un ulteriore articolo fu pubblicato nel 1964 da Vincent Gaddis che l'anno seguente pubblicò anche un libro intitolato Invisible Horizons dove approfondiva i temi trattati nell'articolo.
Negli anni seguenti altri lavori furono pubblicati sul presunto mistero: John Wallace Spencer (Limbo of the Lost, 1969, repr. 1973);Charles Berlitz (The Bermuda Triangle, 1974); Richard Winer (The Devil's Triangle, 1974) e molti altri, tutti per lo più facenti leva su presunti fenomeni soprannaturali

Lista delle scomparse

Questa lista individua le principali presunte scomparse di aerei e navi avvenute nell'area del triangolo delle Bermude o nelle sue vicinanze, secondo Charles Berlitz e altri autori.

Aerei

  • 5 Grumman TBM Avenger della Marina degli Stati Uniti, squadriglia di bombardieri in volo di addestramento (conosciuta come Squadriglia 19), partiti da Fort Lauderdale (Florida), complessivamente 14 persone di equipaggio. Scomparsi dopo due ore di volo, a circa 363 chilometri a nord est della base, il 5 dicembre 1945 (vedere Volo 19).
  • Avro Tudor Star Tiger, 31 persone fra equipaggio e passeggeri; scomparso a 611 a nord est di Bermuda, il 29 gennaio 1948.
  • Douglas DC-3, partito da San Juan (Portorico) e diretto a Miami, 32 persone fra equipaggio e passeggeri; scomparso il 28 dicembre 1948.
  • Avro Tudor Star Ariel (aereo gemello dello Star Tiger), partito da Londra e diretto a Santiago del Cile; scomparso a 611 chilometri a sud-ovest di Bermuda, in direzione di Kingston (Giamaica), il 17 gennaio 1949.

Navi

  • USS Grampus affondata nel 1843;
  • Mary Celeste: descritta come nave "abbandonata" nell'area delle Bermuda nel 1872, in realtà l'evento si verificò davanti le coste del Portogallo, nel triangolo invece affondò un'omonima nave nel 1864
  • Ellen Austin: sorta di relitto dato per scomparso nel 1881 con la ciurma, in realtà, come si evince dai registri dei Lloyd's di Londra, esisteva una nave chiamata Meta, costruita nel 1854 e poi ribattezzata, nel 1880, Ellen Austin. In relazione a questa nave non sono registrati incidenti di sorta con vittime
  • USS Cyclops, nave da rifornimento della Marina degli Stati Uniti, in rotta dalle Barbados a Norfolk (Virginia), equipaggio di 309 persone; scomparsa dopo la partenza il 4 marzo 1918;
  • Carroll A. Deering, 1921.
  • SS Cotopaxi, scomparsa sulla rotta fra Charleston (South Carolina) e L'Avana, nel 1925.
Fonte: Wikipedia

venerdì 11 marzo 2011

Uso e basi sottomarine

USO è l'acronimo inglese di Unidentified Submerged Object o Unidentified Submarine Object, in italiano oggetto sottomarino non identificato (OSNI), analogo a UFO. Con questo termine nell'ambito della ufologia si definiscono gli oggetti avvistati sotto la superficie del mare e che non si è riusciti a ricondurre ad oggetti o mezzi conosciuti. Gli avvistamenti sono meno numerosi di quelli relativi ai più noti UFO.
A seconda delle opinioni, si tratterebbe di fenomeni naturali, veicoli di nuova concezione, di origine umana (ed esempio militare) oppure extraterrestre, ma ovviamente, la mancata identificazione dell'oggetto lascia libero spazio a qualsiasi supposizione o fantasia. Alcuni utilizzano il termine usologia per indicare la branca dell'ufologia che si occupa dell'indagine su questi fenomeni.
È interessante notare che alcuni dei migliori incontri documentati USO si sono verificati sulle coste del Brasile. Nel 1953 nel porto di Buenos Aires fu dato l’allarme USO, la marina gli diede la caccia, ma non furono in grado di eguagliare la velocità degli oggetti.
Al largo della costa del Sud America nel 1960 la Marina argentina ha seguito numerosi USO per almeno quindici giorni prima di perdere definitivamente le loro tracce.
 Nel 1967, la nave da carico Naveiro argentino ,al largo delle coste del Brasile, ha segnalato di aver inseguito una imbarcazione a forma di sigaro che successivamente si è innalzata ed è sparita nel cielo. L'oggetto rimase a fianco del cargo per qualche minuto rilasciando una scia luminosa.  La notte del 26 luglio 1980 l'equipaggio del rimorchiatore Caioba-Seahorse era a  60 miglia al largo della costa del Brasile, quando avvistò un oggetto lungo grigio  in acqua davanti a loro. In quel momento una luce lampeggiante luminosa è stata vista arrivare verso il rimorchiatore ad alta velocità.
Solo quattro mesi dopo un incidente incredibile ha avuto luogo sul fiume Araguari in Brasile. Più di 70 persone in attesa di un traghetto hanno notato un oggetto metallico uscire dal fiume e passare sopra le loro teste prima di sparire dalla loro vista. 

L'antenna sottomarina

Nel 1964 fu fotografata sul fondo del mare "l'antenna Eltanin", ad una profondità di 3904 metri, dal vascello per ricerche polari Eltanin dell'NSF che stava facendo dei rilevamenti nelle acque antartiche, studiando l'oceano e il fondo oceanico. L'oggetto si trova  ad ovest di Capo Horn(59:07'S 105:03'W), nelle profondità di alcuni tra i mari più inospitali del mondo. Ciò che questa nave ha fotografato sembra una grande asta metallica che si erge dritta sul fondo oceanico, con sedici pioli che si irradiano da essa, ognuno terminante con una sfera. L'asta sembra essere collegata ad una delle basi aliene sottomarine. 
 Fonte: Wikipedia